Una volta eravamo soltanto due corpi vuoti che viaggiavano senza meta...
due corpi fluttuanti in un vuoto cosmico...
due corpi trascinati in un limbo sempre più buio e profondo,
incatenati dal giudizio degli altri, dalla costante paura di essere esclusi in quanto "diversi".
Abbiamo lottato per essere "normali",
per farci notare da quegli stessi occhi che ci giudicavano
accompagnati da un ghigno maligno e beffardo; sentivamo tutte quelle dita puntate su di noi
comprimerci per obbligarci a prendere la forma che la società riteneva idonea per noi.
Ma un giorno, proprio sull'orlo del baratro, i miei occhi videro te,
con quel sorriso e la sua spensieratezza...ma quegli occhi...quegli occhi erano neri...
neri come le ceneri di un camino spento.
Non so spiegarti il perché, ma dal momento in cui ti ho vista è nato in me l'istinto di proteggerti
e aiutarti a riaccendere il fuoco ormai morto. E fu così che iniziò la nostra amicizia,
è bastato uno sguardo... una parola... questo bastò per stringere un legame
che nessuno al mondo, e nemmeno oltre la vita, sarebbe riuscito a spezzare;
come se un filo Rosso legasse i nostri cuori e la nostra mente.
E senza notarlo diventammo una cosa Sola, l'una la parte mancante dell'altra;
tu sei la mia anima, io il tuo "demone" custode.
Ti aiuterò a sopravvivere in questo inferno,
mentre tu mi doni i sentimenti che ormai avevo perso;
adesso siamo pronte...pronte a farci valere...pronte a mostrare chi siamo veramente.
Yuki Yamamoto